26 marzo, una delle prime giornate di primavera (astronomica) e le condizioni del tempo erano improntate alla stabilità su gran parte del territorio nazionale. L'anticiclone delle Azzorre si espandeva dal vicino oceano verso le nostre regioni dove di mattina erano ancora presenti locali nebbie o stratificazioni nuvolose. Le temperature come di consueto in primavera, mostrano una buona escursione termica diurna, escursione maggiore sulle pianure del Nord: ad esempio Pavia, con minima a 5,8°C e massima a 20.9.
Correva il 2 maggio 1896. Esattamente 122 anni fa, oggi come oggi, il tempo sulla nostra penisola era in gran parte perturbato e un’area depressionaria aveva il suo minimo sulle regioni settentrionali italiane. Le segnalazioni dell’epoca riportano, per quanto riguarda il Nord, le precipitazioni più intense tra Piemonte, Lombardia e Veneto con Verona ad essere regina degli accumuli con 47 mm e la temperatura oscillò tra 9,7°C e i 18,5°C di massima.
Temporali e grandinate segnalate a Milano con 22,2 mm cumulati e 8,4/15,4°C come estremi del giorno.
Le vicende del tempo sono sempre mutevoli e non passa più di qualche anno che un evento particolare interessa questa o quella zona del nostro Paese. Capita però, di tanto in tanto, che l'evento in questione non sia soltanto particolare, ma eccezionale, dalle caratteristiche insolite. È quanto accaduto il 18-19 agosto 1979. Una circolazione depressionaria con molta aria fredda al seguito, proveniente dal nord Atlantico, si è gettata nel Mediterraneo centro occidentale andando a strutturare un minimo di pressione al suolo nei pressi del Golfo ligure. La particolarità di questa situazione
Il 6 febbraio 2015 è stata una giornata che molti ricorderanno in quella porzione di Nord Italia che corre dalla bassa Lombardia alla parte dell'Emilia che va da Parma fino a Bologna. In quell'occasione una intensa nevicata portò disagi con accumuli fra i 30 e i 50 cm in pianura con punte vicine al metro sulle prime colline. Il tutto in una notte, o poco più!