Eccoci finalmente qui, dopo un lungo periodo di stop imposto soprattutto da problematiche legate all'emergenza sanitaria. Si riparte con entusiasmo e un taglio più discorsivo, analizzando i caratteri generali per quanto riguarda la situazione meteorologica nelle pagine dedicate. Inoltre ritorneranno, come è già avvenuto in precedenza, articoli relativi al clima del passato con la descrizione di periodi o eventi meteorologici salienti e considerazioni sullo stato attuale del nostro pianeta. In questo nuovo primo appuntamento ci soffermeremo semplicemente sul tempo che farà. Il tutto sarà caratterizzato dall'arrivo di più decise correnti atlantiche pilotate da una vasta depressione che abbraccia gran parte dell'Europa nord-occidentale. Questa importante figura verrà schiacciata da una rimonta anticiclonica che dal pieno oceano si dirigerà verso le isole britanniche, di conseguenza questa vasta area depressionaria gradualmente si ridurrà, ma contemporaneamente si avvicinerà ulteriormente alle nostre regioni e rimarrà la principale sede di contrasti tra masse d'aria diverse tra loro.

Tenderà infatti a persistere un lungo richiamo caldo che coinvolgerà l'est Europa a basse latitudini e soprattutto l'area balcanica, mentre il Mediterraneo centro occidentale ospiterà quello che dovrebbe diventare un Cut-off del lembo meridionale dell’attuale circolazione ciclonica. Tutto questo avverrà nei prossimi cinque o sei giorni, molto presto quindi per determinare l'esatta ubicazione del cut-off, ma si può già oggi supporre un continuo e acceso contrasto tra aria più fredda che rimarrà a ovest e il richiamo caldo antistante. Il tutto si tradurrà in una settimana molto variabile con condizioni localmente perturbate al Nord, sulle regioni del Centro e in una prima fase anche al Sud. Poi alla volta di giovedì dalla Campania verso sud dovrebbe prevalere un tipo di tempo più asciutto. Gli accumuli più importanti nei prossimi giorni dovrebbero realizzarsi tra Liguria di levante, Lombardia, Emilia occidentale, Trentino Alto Adige, Vento, Friuli Venezia Giulia. Accumuli importanti anche tra Lazio e Campania. Il versante tirrenico in generale vedrà molta più pioggia di quello adriatico che, dalla Romagna verso sud, raramente vedrà apporti superiori ai 30 mm in 5 giorni.