Esiste ancora la classica rottura di Ferragosto? Ogni anno il quesito ritorna come fanno i tormentoni musicali estivi, e quando ci si avvicina alla fatidica data spesso ci si domanda se arriveranno i temporali a portare il tanto sospirato refrigerio. Il folklore vuole poi che il caldo riprenda, ma non più intenso come prima. Senza scendere in dettagli statistici possiamo dire che le vicende della rottura di Ferragosto sono sempre andate un po' a fasi alterne, ma in certi anni è parso che queste si presentassero con maggiore regolarità poco dopo la giornata di Ferragosto. Ma poco importa se il cambiamento nelle condizioni del tempo avviene il giorno 16, il 17 o il 18.... in ogni caso lo si reputa un appuntamento riuscito. Ma quest'anno come andrà? Presto per dirlo, ma possiamo già buttare un occhio alle elaborazioni per il post Ferragosto. La mappa più significativa in questo caso è quella dello "spread" che ci mostra l'incertezza nelle elaborazioni modellistiche. Possiamo quindi notare una configurazione di ensemble di stampo ciclonico sull'Europa nord-occidentale, ma con uno spread piuttosto elevato. Al momento quindi lo scenario sembra moderatamente probabile, ma bisogna rimanere sempre aggiornati perché i cambiamenti nei prossimi giorni potrebbero essere ancora notevoli (questo in buona sostanza è quello che ci dice lo spread ancora alto). Precedenti elaborazioni ponevano le masse d'aria Atlantica fermarsi maggiormente sul comparto iberico, mentre quelle odierne mostrano maggior convinzione nel proseguire verso le nostre regioni. Questo è il tipo di variabilità che dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni da parte dei modelli matematici, variabilità che gradualmente tenderà a ridursi nelle prossime 72 ore.